I Simboli delle antiche SCUOLE GRANDI, STORICHE e di NAZIONALITA'

Marco Toso Borella ha curato un progetto di ricerca sui simboli delle antiche Scuole Grandi, Storiche e di Nazionalità coinvolte nel progetto, recuperando nelle opere d'arte, nei documenti e negli archivi veneziani alcune delle rappresentazioni simboliche mancanti, al fianco di quelle esistenti.
Sono quelli che oggi verrebbero definiti i "loghi" di ciascuna Scuola, comprese le Scuole oggi non più operanti.
Alcuni di essi sono ancora presenti in alcuni palazzi veneziani. A un occhio attento non possono sfuggire.

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25 Aprile, tappa 8 SCUOLA GRANDE DI SANTA MARIA DEL CARMELO (o dei CARMINI)
Avviandoci verso la fase finale della giornata, la tappa numero 8 del concerto diffuso per il 25 aprile toccherà la Scuola Grande dei Carmini, in campo Santa Margherita.
La Scuola dei Carmini è l'ultima delle otto Scuole Grandi esistenti in Venezia alla caduta della Repubblica, sia con riferimento alla data di fondazione che a quella di riconoscimento del titolo di “Grande”. Infatti al nucleo antico costituito dalle prime sei Scuole Grandi, l'ultima ad essere riconosciuta «scola magna» dal Consiglio dei Dieci fu la Scuola dei Carmini nel 1767.
La Scuola dei Carmini fu fondata il 1° marzo 1594 come «Confraternita sive scola di laici sotto il nome della Gloriosa Vergine Maria del Monte Carmelo» da Bernardin Soardi, di origine bergamasca e di professione «tellarol», fabbricante o commerciante di stoffe.
Inizialmente la Scuola aveva la sua modesta sede ed un altare nel convento e nella chiesa appartenente ai Carmelitani che sorgevano in campo dei Carmini del sestiere di Dorsoduro. Attualmente il convento, dopo la soppressione dell'Ordine ad opera di Napoleone e l'espropriazione dei beni, è diventato la sede dell'Istituto Statale d'Arte.
Le antiche cronache raccontano dell’esistenza verso la fine del XIII secolo di una Congregazione o Confraternita laica di donne, nota come «Pizzocchere dei Carmini». E' noto che le Consorelle portavano, come segno distintivo, lo «Scapolare», che esse stesse producevano in stoffa e che veniva distribuito ai devoti quale oggetto di devozione e di protezione mariana, (indossata sotto le vesti e costituita da due lembi rettangolari di stoffa sui quali venivano raffigurati la Madonna e il Cristo, tenuti insieme da un cordoncino che girava sulle spalle).
Nel 1593 Bernardino Soardi, spinto dall'estendersi in Venezia della devozione per il culto dello Scapolare del Carmine, soprattutto in funzione antiprotestante, chiese al priore generale dell'Ordine dei Carmelitani, Giovanni Stefano Chizzola, di fondare nella chiesa conventuale dei Carmini, in parrocchia di Santa Margherita, una scuola laica di devozione intitolata alla Beata Vergine del Carmelo.
Al 3 marzo 1595 è datato l'accordo tra la Scuola e i Carmelitani della vicina chiesa, che sanciva tra l’altro l'autonomia della Confraternita nei confronti dei carmelitani, che in quell’occasione concessero ai Confratelli, dietro pagamento di un affitto annuo, gran parte della navata destra della loro chiesa e l’altare precedentemente dedicato a Santa Maria Elisabetta, che venne ricostruito in legno dipinto dedicandolo alla Vergine del Carmelo (è lo stesso altare della Visitazione di Maria Ver­gine, dove si riunivano le Consorelle della Confraternita delle Pizzocchere).
Nel 1597 è il Consiglio dei Dieci ad autorizzare la fondazione della «Fraterna sotto il nome del Santissimo habito della Gloriosa Ver­gine Maria del Monte Carmelo»
Fu poi nel 1767 che la «Scuola della Beata Vergine del Carmelo» da minore, fu elevata a Scuola Grande e assoggettata alla disciplina del Magistrato degli Inquisitori e Revisori sopra le Scuole Grandi. Trova­vano spazio in questa Scuola anche le donne, caso unico tra le confraternite grandi che, sorte come scuole di battuti, non erano state accettate fin dal tempo delle prime Scuole.
A seguito del decreto del 1807, con il quale il governo francese sopprimeva le «scuole e società religiose laicali», con la sola eccezione delle Confraternite del Santissimo Sacramento, il 1° ottobre 1807 il Prefetto dell'Adriatico consentì alla Scuola dei Carmini di funzionare come «compagnia laicale addetta ad oggetti di culto», senza più alcun obbligo verso lo Stato.
La Scuola Grande dei Carmini è attiva ai nostri giorni.
Guardian Grando della Scuola è Franco Campiutti.
Info e foto tratte dal sito www.scuolagrandecarmini.it